E’ arrivato finalmente l’autunno da qualche giorno, portando con se le piogge.
Sarà la giornata grigia che c’è fuori oggi ma sembra che anche dentro di me sia grigio.
Mi sento demoralizzata, stanca, delusa, fallita.
Da qualche tempo il mio umore è peggio di una corda di violino, pronto a saltare in qualsiasi momento. Il lavoro non mi piace e ancora meno l’ambiente, resisto solo perché abbiamo bisogno anche dei quattro franchi che porto a casa a fine mese. Sono stanca di fare la segretaria, è un lavoro noioso e ripetitivo e non è sicuramente il MIO lavoro. Sono stanca di critiche e suggerimenti su come “educare” mio figlio: non sarò la mamma più brava del mondo (lungi da me solo il pensiero di esserlo!), ma è mio figlio e penso di avere il diritto e il dovere di educarlo come sentiamo io e mio marito. Sono stanca dei pranzi senza mio marito. Sono delusa dalle persone, e probabilmente qualcuno è anche deluso da me. Mi mancano delle amicizie ma capisco benissimo che ora vederci diventa sempre più difficile, e ora che siamo in tre, non si può fare la vita che si faceva quando eravamo in due. Sono stanca della casa che ho, troppo piccola per tre persone e troppo “non a prova di bambino”. Odio persone che continuano ad averle vinte e nulla sembra poterle fermare. Odio vedere persone che amo stanche della vita che hanno e fanno… anche se continuano a sorridere e tirare avanti.
Si, ho voglia di lamentarmi oggi!
E’ uno di quei giorni dove tutto sembra sbagliato.
Si, so benissimo che ci sono anche cose splendide nella mia vita, le vedo tutti i giorni, le sento tutti i giorni. Ma posso lamentarmi ogni tanto? Ne ho voglia, ne ho bisogno!
Vorrei urlare, vorrei scappare, vorrei avere la bacchetta magica e cambiare tutto quello che non mi piace!
In questo lungo periodo grigio due sono le cose che mi tengono impegnata la mente e mi aiutano a distrarmi: la lettura e la cucina.
In meno di tre mesi ho letto 4 libri, cosa per me rarissima visto la mia pigrizia, ma quando leggo la mente è impegnata, sono distratta da quello che leggo, mi immergo nelle pagine, mi sembra di viverle. Ho sempre amato i libri ma in questo periodo riesco a viverli!
E la cucina, la mia amata cucina.
Ho fatto molte ricette, ho cucinato cose nuove e rielaborato vecchi esperimenti.
Anche cucinare mi tiene la testa impegnata, ma, a differenza dei libri, cucinare mi riempie il cuore.
Sono felice mentre progetto una ricetta, sono felice mentre la preparo e ancora più felice quando vedo che viene divorata con gusto!
Cucinare è la mia vita, e voglio che diventi il mio lavoro!
Da diversi giorni continuo a pensare al mio sogno, da troppi anni chiuso nel cassetto.
Troppi anni passati solo sognare senza mai prendere in mano la situazione e cercare di realizzarlo.
Purtroppo il problema principale sono i soldi che servono, tanti, troppi.
Ma, visto che per ora di soldi non ne ho, ho deciso di prendere il mio sogno da un lato diverso.
Invece di continuare a sognare la parte più “grossa” del progetto, prendo le piccole cose e ci lavoro.
Così ecco che ho prenotato per il mio primo corso di pasticceria, Cake Design per la precisione, corso base e intermedio.
Ho deciso che se voglio fare della mia passione un lavoro, devo prima perfezionare tecnica e capacità creative, così per ora mi butto su questo lato.
Ho altri progetti in testa, progetti reali, che posso realizzare.
Basta alle parole buttate per aria, basta con i discorsi teorici e sogni irraggiungibili. E’ tempo di darsi da fare per uscire da questo tunnel che odio.
Devo venirne fuori in tutti i modi, devo amare il mio lavoro e la mia vita.
E direi che questo può essere un buon inizio!