I viaggi.
Una cosa che amo dei viaggi sono le tradizioni dei posti che vado a visitare.
Purtroppo non ho visto molti paesi lontani e sconosciuti, ma quando ho potuto regalarmi un viaggio, non ho scelto la meta per quello che c'era di turistico, ma per vivere la città!
Ogni volta cerco di non cadere nella trappola del villeggiante, ma faccio in modo di godermi i paesaggi, le persone, gli odori, i gusti che quel posto mi può regalare.
Ma sono i cibi che mi affascinano di più, voglio sempre provare la loro cucina, quella vera!
E così ho fatto con la Sardegna.
Ho la fortuna di avere un marito mezzo sardo; ogni anno mia suocera se ne torna a casa durante l'estate, e così un paio di volte ci siamo andati pure noi.
Qui ho conosciuto il meraviglioso mondo dei dolci sardi: mandorle, pistacchi, ricotta, miele. Ingredienti semplici che creano dei paradisi per il palato!
E, cosa poco conosciuta, ho amato il pane sardo.
Il pane con la ricotta in particolare.
Un pane morbido, soffice, delicato e con una crosticina saporita.
Qualche giorno fa ho provato a farlo.
Premetto che io ho usato ricotta di mucca, quella di pecora non è facile di trovare, e finché non trovo un posto dove posso fidarmi che sia fresca non rischio!
Il risultato è stato molto soddisfacente, sicuramente da rifare!
PANE CON LA RICOTTA
Ingredienti
250 g farina Manitoba
150 g farina grano duro
100 g farina 00
200 g ricotta
2 cucchiaini zucchero
2 cucchiaini sale fino
300 g acqua tiepida
1 cubetto di lievito di birra fresco
Procedimento
Nell'impastatrice ho messo le farine, il sale, lo zucchero, il lievito sbriciolato e la ricotta.
Ho fatto lavorare leggermente e poi ho iniziato ad aggiungere l'acqua poco per volta (probabilmente non vi servirà tutta)
Una volta che l'impasto era ben amalgamato e non appiccicava molto, l'ho coperto e messo a lievitare in frigo per un giorno intero.
Prima di lavorare l'impasto l'ho tolto dal frigorifero e lasciato a temperatura ambiente per mezz'oretta.
Ho fatto le pagnottelle, spolverizzate con un po' di farina e lasciate lievitare coperte da un pezzo di pellicola trasparente in un luogo privo di correnti d'aria.
Quando sono raddoppiate di volume le ho cucinate, in forno già caldo, a 200° fino a quando non si sono colorate bene.
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