sabato 25 luglio 2015

VALBONA DAY & SHOWCOOKING DI RUGIATI

Ho avuto l'onore e la fortuna di poter partecipare ad un evento tanto divertente quanto istruttivo.
Tutto ha avuto inizio con la visita presso la ditta VALBONA a Lozzo Atestino (PD).

Conoscevo già i loro prodotti e ne gustavo i sapori eccellenti già da molti anni.

Dopo ieri, posso solo aumentare la mia stima verso loro: amano il lavoro che fanno, amano la natura che li circonda e la rispettano abbattendo i consumi e gli sprechi, amano il nostro Paese e ne sfruttano i prodotti al meglio, valorizzandone l'eccellenza.

 

Sono rimasta affascinata dal racconto delle donne nel Salento, che raccolgono e tagliano i pomodori riparate da grandi cappelli di paglia, e dei “mastri” che li salano e li mettono al sole ad essiccare.

E il basilico in Sardegna, un luogo che conosco e che amo. Ho visto e mangiato il miglior pesto di basilico a Carloforte e i racconti mi hanno fatto tornare indietro di qualche anno e sentire tutti quei profumi, quei colori.

Non mi dimentico certo dei carciofi! Quelli che mangi appena scottati o, ancora meglio, crudi “tocciati” in olio extra vergine d'oliva.

Questi prodotti sono solo un esempio della nostra ricchezza, e Valbona ha capito che si deve fare il possibile per sfruttarla al meglio, valorizzandola e amandola.

E poi il concetto di trasparenza, una cosa di cui tutti abbiamo bisogno. Trasparenza negli ingredienti, nella lavorazione, nella produzione. Trasparenza che si ritrova nei piatti che si creano con i loro prodotti: profumano di verdura, di natura, di buono ma soprattutto mantengono i gusti originali della materia prima!



Abbiamo visitato lo stabilimento durante la produzione di cetriolini sottaceto.

Da poco hanno modernizzato la linea di produzione che parte dal crudo e finisce con il confezionamento e imballaggio dei vasetti.



Non vado sul tecnico del loro lavoro, non sono la persona adatta, ma posso dire che mi hanno colpito tre cose: la pulizia, i profumi, le persone.

Sembrerà scontato ma credetemi, non è così!

Ogni cosa che si vedeva era pulita, protetta, sicura e c'era nell'aria un profumo di buono, di aceto, di cetrioli.

Persone ovunque, cosa che mi fa ricredere della tecnologia.

Si ha sempre paura che “il moderno” prenda il posto delle persone, che più la macchina sia nuova, meno si abbia bisogno della manualità.

E invece qui ho visto molto dipendenti (se non sbaglio ne contano un centinaio) che servono per produrre, che lo fanno con il sorriso, cortesi con noi visitatori e attenti a quello che succede alla catena di produzione come fosse la loro. E non dev'essere facile visto le temperature elevate che ci sono nello stabilimento.



E' stato un vero piacere avere la possibilità di vedere con i miei occhi quello che succede!



Poi ci siamo trasferiti a Venezia, presso il padiglione Expo Venice.

A riguardo ci sarebbero tante cose da dire... dal fatto che nemmeno i veneziani sanno dell'esistenza di questo padiglione, al fatto che risulta praticamente vuoto... Sì, vuoto... Ci sono pochi stand e quei pochi sono vuoti, alcuni hanno i prodotti in mostra ma nessuna persona a sorvegliare... Il tema è l'acqua ma di acqua non si percepisce nulla (se non l'odore tipico di Marghera che ricorda l'avvicinamento al mare). Purtroppo è una delle classiche cose che succedono in Italia: si sprecano soldi e non si valorizza quello che si crea, lasciandolo morire... peccato.



Ma passiamo al racconto: arrivati in uno dei pomeriggi più caldi dell'anno, siamo entrati da questo tunnel azzurro con un soffitto effetto acqua molto coinvolgente (forse la cosa più suggestiva dello stand).

Qui abbiamo pranzato con persone dello staff di Valbona e con lo chef Simone Rugiati.

Io, per un puro caso (giuro!) mi sono trovata seduta proprio difronte a lui.

Ammetto che ero partita con un piccolo pregiudizio su di lui, invece devo ricredermi: persona piacevole, simpatica, sanguigna e carismatica.

Ho scoperto che è un appassionato di pesca, di qualsiasi tipo.

Ho visto che è innamorato del suo lavoro, della cucina e del cibo.

Ho apprezzato il fatto che va a fare lui la spesa e ha i suoi negozi di fiducia, come ormai non siamo più abituati.

Ho sorriso al racconto di aneddoti televisivi vissuti.

Ma soprattutto l'ho amato quando l'ho visto prendere un pezzo di pane e fare la scarpetta nel piatto!

E' uno di noi!



Dopo aver gustato un buon pranzo a base di pesce, terminato purtroppo con un parfait alle mandorle troppo dolce, assistito al filmato a 360° sui fondali marini e una veloce carrellata di foto con Simone, abbiamo assistito allo showcooking di Rugiati con l'insalata Veneta.



Purtroppo per una parte di noi non è stato possibile assistervi fino alla fine, avevamo il treno del ritorno che ci aspettava.



In conclusione è stata una giornata piena di emozioni, calda e divertente!

Ho conosciuto delle foodblogger carinissime, delle persone simpatiche e uno chef esuberante!

Grazie a tutti! Di cuore!

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