mercoledì 21 ottobre 2015

giovedì 8 ottobre 2015

EXPO 2015


Quante cose si sono dette su questo evento.
Quante critiche.
Quanti scandali.
Ma anche tante speranze
Tanti buoni propositi.
Come potevo perdere un evento di questa portata?
Come potevo non vedere con i miei occhi la fonte di tutto questo chiacchierare?

L'Albero della Vita
Abbiamo scelto una giornata perfetta a mio parere.
Il tempo previsto non era il migliore, nuvolo e pioggia tutto il giorno.
Il primo giovedì di settembre.
E abbiamo indovinato in pieno!
La quantità delle persone era sopportabile, il tempo perfetto: nuvolo e fresco!


A casa mi ero molto informata su cosa guardare e come gestire le 8 ore che avevamo a disposizione con la consapevolezza che non avremmo mai fatto a tempo a visitarlo tutto!
Il piano era: arriviamo, facciamo tutto il viale centrale guardandoci attorno, arrivati infondo entriamo nei padiglioni che più ci incuriosiscono tornando indietro un po' alla volta.
Avevo una piccola lista presa da vari blog sui padiglioni da visitare, quelli che reputavano “i migliori”. Non l'abbiamo seguita... hihihi... siamo andati a pelle, a sensazioni, a profumi e colori!
E abbiamo vissuto Expo proprio come desideravamo: con meraviglia e stupore.


So che manca meno di un mese alla fine di questa meravigliosa iniziativa, ma se avete l'occasione andateci!

Solo alcuni consigli, pratici, ovvi e furbi:
1° La più ovvia: i distributori di acqua gratuita: li trovate ovunque, hanno acqua fresca naturale e frizzante. Così si risparmia e si evitano pesi negli zaini!
2° La più pratica: mangiate prodotti di paese che non avrete molta occasione di visitare... ne vale la pena! E non fatevi prendere da articoli su giornali che urlano allo scandalo per i prezzi: se scegliete i baracchini o i ristorantini fuori dai padiglioni non si spende troppo!


3° La più ecologica: tutto e ripeto TUTTO in Expo è riciclabile e con un'attenzione all'ambiente: piatti, posate e bicchieri in materiale ecologico, cestini per rifiuti e raccolta differenziata ovunque e ben chiari, auto e mezzi di soccorso elettrici, pulizia e bagni profumati!
4° La più furba: le visite ai padiglioni: come detto sopra fatevi tutto il vialone guardandovi attorno, poi tornando indietro visitate i padiglioni che vi interessano maggiormente, o vi incuriosiscono.
Noi, con un po' di dispiacere, abbiamo saltato quelli più “ovvi” da vedere, ma sinceramente... se spendo € 39,00 e passo tutta la giornata in coda (minimo 40 minuti per entrare) visitando tre padiglioni mi sembra uno spreco! 


5° Ultimo consiglio, quello del cuore: annusate e sognate!!! Era pieno di profumi nuovi, atmosfere che non vedrò mai con i miei occhi, paesaggi stupendi e sorrisi bellissimi!

Padiglione Indonesia

Ultima cosa, la più futile: all'entrata, o dentro molti padiglioni, potete trovare il passaporto EXPO, una vero passaporto dove fare tutti i timbri dei luoghi che visiterete. Costa € 5,00 e personalmente penso che ne valga la pena... Si ha occasione di scambiare due parole con le persone che sono li ad accoglierci, magari anche solo un saluto e un sorriso. Ne ho fatto il pieno quel giorno!
 
il MIO passaporto

Avrei molte altre cose da raccontare, ma il post è già troppo lungo così... andateci e non aspettatevi una fiera, perché NON lo è! Non si mangia gratis da nessuna parte, non è un mercatino (anche se alcuni paesi un po' l'hanno ricreato purtroppo). E' una manifestazione per sensibilizzare sulla ricchezza della nostra terra, dei prodotti di ogni paesi, dell'importanza di non consumare l'acqua e riciclare tutto!


Dimenticavo: il padiglione ZERO noi l'abbiamo visto alla fine perché non c'era più coda... se volete capire meglio cos'è EXPO andatelo a visitare subito, ne uscirete sicuramente più consapevoli!


Pianta e frutto del cacao

giovedì 17 settembre 2015

Periodo vegetariano

Rieccomi qui, dopo l'ennesimo problema con internet, finalmente sembra tornata la linea... ma parliamo piano va!
Le ferie sono passate, il bimbo ha ricominciato l'asilo e io ho iniziato i nuovi corsi.
Tra una cosa e l'altra cerco anche di provare cose nuove per la cena, unico momento dove ora ci si trova tutti assieme... piatti che possano stuzzicare ma non siano troppo pesanti.
Così mi sono intrippata nella cucina vegetariana: una cucina curiosa, che mi ha sempre attratta per la varietà di piatti con pochi ingredienti.
Non so a casa vostra, ma qui è una grande difficoltà far assaggiare gusti nuovi al bimbo, così devo inventarmi cose che lo ispirano guardandole, o inventarmi storielle per fargliele mangiare.
Ed ecco che ho fatto le polpettine che mangia Hulk (mangia tante verdure verdi, per quello è verde e forte!) e gli hamburger di purè (che lui ama). Con qualche piccola verità nascosta se le è pappate senza battere ciglio, anzi, ha fatto pure il bis!

POLPETTE DI ZUCCHINE

Ingredienti
500 g zucchine
80 g ricotta
1 uovo piccolo
menta
sale e pepe
4 cucchiai pangrattato (o grana grattugiato se piace)
farina per infarinare


Procedimento
Ho pulito le zucchine e grattugiate a fori piccoli.
Le ho messo in un colino, salate leggermente e lasciate mezz'ora a sgocciolare coperte con un piatto ed un peso sopra.
Passato il tempo le ho ben strizzate ancora per eliminare il più possibile di liquido di vegetazione e, dopo averle messe in una terrina, ho aggiunto la ricotta (senza il liquido), il pangrattato (o grana), l'uovo, la menta triturata, il sale e il pepe.
Amalgamare bene e formare le polpette, infarinarle e cuocerle in forno a 200° per 30 minuti, girandole a metà cottura.

Con lo stesso impasto ho provato a fare anche delle "finte pizze".


HAMBURGER DI CECI E PATATE
Ingredienti
200 g ceci precotti
1/4 di cipolla
1 patata lessata fredda
1 uovo
prezzemolo
coriandolo
pangrattato


Procedimento
Tritare molto fine la cipolla, il prezzemolo e il coriandolo se fresco (io ho usato quello in polvere).
Per le quantità delle spezie regolatevi a piacere; se non conoscete molto il coriandolo non esagerate, mettetene un cucchiaino scarso!
Unire poi i ceci e la patata pelata e frullare il tutto con il mixer ad immersione.
Ho unito l'uovo, il sale, il pepe e il pangrattato.
Con un coppapasta tondo leggermente sporco di farina, ho creato gli hamburger: ho messo il composto all'interno e schiacciato bene cercando di farlo il più pari possibile.
Ho scaldato bene una padella antiaderente e ho cotto gli hamburger da entrambi i lati fino a farli diventare dorati.
Ora potete creare i vostri hamburger come più vi piace, oppure gustarli semplici con una buona insalata mista.

martedì 11 agosto 2015

Focaccia salata arricchita

Ci sono ricette a cui sono più affezionata.
I lievitati sono al primo posto nelle mie preferenze, da una grandissima soddisfazione vederli crescere un po' alla volta... e gustare il sapore che può creare della farina aggiunta ad altri pochi ingredienti è una magia!
Questa è una della mie più amate ricette, non è mia, anche se ogni tanto mi piace personalizzarla.
Oggi l'ho arricchita con pomodorini freschi e olive taggiasche di Valbona, una favola!
E' un'ottima soluzione per buffet estivi, si può preparare in anticipo e, una volta tagliata a quadretti, essere gustata con affettati, verdure oppure semplicemente così.

FOCACCIA SALATA ARRICCHITA
(dalla ricetta originale di Sergio Barzetti)



Ingredienti della mia versione
500 g farina 0
1 bustina di lievito di birra secco
1 bustina di pasta madre Molino Spadoni
3 g zucchero
30 ml olio evo
300 ml acqua tiepida circa
10 g sale fino
pomodorini freschi tagliati a metà
olive taggiasche di Valbona
sale grosso q.b. 

Per la salamoia
30 ml olio evo
30 ml acqua calda


Procedimento
Nella planetaria ho messo la farina setacciata, lo zucchero, il lievito, la pasta madre, l'olio e l'acqua (non mettetela tutta subito, potrebbe servirne meno, dipende molto dal tipo di farina che si usa).
Ho iniziato la planetaria ed a metà della lavorazione ho aggiunto il sale. 
Lavorato l'impasto fino ad ottenere una consistenza elastica, omogenea e non appiccicosa, l'ho tolto e messo in una ciotola di vetro, coperto con della pellicola e lasciato lievitare a 25°C per un paio d'ore.
Terminato il tempo, ho steso la pasta con le mani in una teglia coperta di carta forno e leggermente unta di olio evo, ho versato sopra metà della salamoia ottenuta emulsionando l'olio e l'acqua calda, e rimessa a lievitare per altri 35 minuti sempre a 25°C coperta ancora con della pellicola.
Infine ho messo sopra, premendo leggermente, i pomodorini e le olive bel sgocciolate, spennellato il resto della salamoia, cosparso di sale solo la parte con i pomodorini (ne basta poco!) e cotto a forno preriscaldato 220° C per circa 25 minuti.

venerdì 7 agosto 2015

TARTE TATIN ESTIVA

Sono stata dai miei l'altro giorno.
Abitano in una casa in campagna, circondata da campi e tanta pace.
Nell'orto una distesa di pallini rossi, maturi, dolci e sodi.
Ne ho fatto scorta e, una volta a casa, li ho subito usati per un piatto eccellente!

TARTE TATIN ESTIVA


Ingredienti
Pomodorini (ma anche i pomodori grandi vanno benissimo, solo rimarranno più umidi)
Pangrattato
Basilico
1 spicchio di aglio
Sale
Zucchero
Olio E.V.O.
1 rotolo pasta sfoglia

Preparazione
Tagliate i pomodorini a metà dopo averli ben lavati.
Sistemateli in modo ordinato in una teglia coperta di carta forno.
Cospargete del pangrattato, dell'origano, del sale e dello zucchero.
Tritate finemente una spicchio di aglio e distribuitelo sopra, cospargete con un filo d'olio e infornate a 200°C a forno ventilato e caldo.
Una volta cotti toglierli e coprirli bene con della pasta sfoglia e bucherellate leggermente.
Rimettere in forno a 200° fino a quando non si sarà colorata.
Sfornare e capovolgere in un piatto da portata.


Accendere il forno con queste temperature non è molto invitante, ma posso assicurarvi che ne vale decisamente la pena! E' un ottimo modo per utilizzare i pomodori nel pieno della loro stagione.

venerdì 31 luglio 2015

BROWNIE ESTIVO

Una versione molto estiva e fresca del famoso brownie americano.
Una ricetta versatile: si può sostituire il limone con arancio o lime o mandarino, o magari fare un mix di agrumi.
La cottura è veloce e la preparazione ancora di più, provatelo, garantito il successo!

BROWNIE AL LIMONE


Ingredienti
80 g burro a temperatura ambiente
100 g farina 00
2 uova
buccia di 1 limone non trattato
succo di 1 limone
130 g zucchero semolato
punta di un cucchiaino di lievito per dolci
zucchero a velo per decorare

Procedimento
Questa ricetta è per una teglia quadrata di 15 cm. Imburratela e copritela con carta forno sul fondo e sui bordi. Accendete il forno a 180°C.
Montate il burro morbido con lo zucchero semolato fino ad ottenere una crema soffice.
Unite ora la buccia di limone e il succo, le uova, una alla volta, e amalgamate bene.
Aggiungere infine la farina e il lievito setacciati assieme, versate il composto nella teglia e infornate per 15 minuti circa. Fate il controllo stecchino per assicurarvi della cottura, il dolce dovrà essere umido ma lo stecchino dovrà uscire pulito.
Sformare il dolce quando sarà praticamente freddo, cospargere con zucchero a velo e tagliate a pezzi.
Una piccola idea: prima in infornare mettere un cucchiaino di marmellata (io ho usato quella alla fragola fatta in casa) sopra il dolce, in diversi punti (io li ho messi al centro dei quadrati che poi avrei tagliato): cuocendo andrà verso il fondo e quando si mangerà troverete il ripieno sorpresa!
Io li ho decorati con una fettina di limone non trattato, il gentile regalo di un caro zio!

giovedì 30 luglio 2015

CORSI DI CUCINA

Sono super emozionata per questa nuova avventura, così ve lo ricordo ancora: a settembre iniziano i nuovi corsi in una cucina professionale!
Che ne dite di unirvi a noi per imparare divertendosi e chiaccherando amichevolmente?
Sarete voi a creare, a pasticciare, ad assaggiare!
Spargete la voce e condividete la notizia, più saremo e più ci divertiremo!
Per qualsiasi informazione o per prenotarvi ai corsi contattatemi!

sabato 25 luglio 2015

VALBONA DAY & SHOWCOOKING DI RUGIATI

Ho avuto l'onore e la fortuna di poter partecipare ad un evento tanto divertente quanto istruttivo.
Tutto ha avuto inizio con la visita presso la ditta VALBONA a Lozzo Atestino (PD).

Conoscevo già i loro prodotti e ne gustavo i sapori eccellenti già da molti anni.

Dopo ieri, posso solo aumentare la mia stima verso loro: amano il lavoro che fanno, amano la natura che li circonda e la rispettano abbattendo i consumi e gli sprechi, amano il nostro Paese e ne sfruttano i prodotti al meglio, valorizzandone l'eccellenza.

 

Sono rimasta affascinata dal racconto delle donne nel Salento, che raccolgono e tagliano i pomodori riparate da grandi cappelli di paglia, e dei “mastri” che li salano e li mettono al sole ad essiccare.

E il basilico in Sardegna, un luogo che conosco e che amo. Ho visto e mangiato il miglior pesto di basilico a Carloforte e i racconti mi hanno fatto tornare indietro di qualche anno e sentire tutti quei profumi, quei colori.

Non mi dimentico certo dei carciofi! Quelli che mangi appena scottati o, ancora meglio, crudi “tocciati” in olio extra vergine d'oliva.

Questi prodotti sono solo un esempio della nostra ricchezza, e Valbona ha capito che si deve fare il possibile per sfruttarla al meglio, valorizzandola e amandola.

E poi il concetto di trasparenza, una cosa di cui tutti abbiamo bisogno. Trasparenza negli ingredienti, nella lavorazione, nella produzione. Trasparenza che si ritrova nei piatti che si creano con i loro prodotti: profumano di verdura, di natura, di buono ma soprattutto mantengono i gusti originali della materia prima!



Abbiamo visitato lo stabilimento durante la produzione di cetriolini sottaceto.

Da poco hanno modernizzato la linea di produzione che parte dal crudo e finisce con il confezionamento e imballaggio dei vasetti.



Non vado sul tecnico del loro lavoro, non sono la persona adatta, ma posso dire che mi hanno colpito tre cose: la pulizia, i profumi, le persone.

Sembrerà scontato ma credetemi, non è così!

Ogni cosa che si vedeva era pulita, protetta, sicura e c'era nell'aria un profumo di buono, di aceto, di cetrioli.

Persone ovunque, cosa che mi fa ricredere della tecnologia.

Si ha sempre paura che “il moderno” prenda il posto delle persone, che più la macchina sia nuova, meno si abbia bisogno della manualità.

E invece qui ho visto molto dipendenti (se non sbaglio ne contano un centinaio) che servono per produrre, che lo fanno con il sorriso, cortesi con noi visitatori e attenti a quello che succede alla catena di produzione come fosse la loro. E non dev'essere facile visto le temperature elevate che ci sono nello stabilimento.



E' stato un vero piacere avere la possibilità di vedere con i miei occhi quello che succede!



Poi ci siamo trasferiti a Venezia, presso il padiglione Expo Venice.

A riguardo ci sarebbero tante cose da dire... dal fatto che nemmeno i veneziani sanno dell'esistenza di questo padiglione, al fatto che risulta praticamente vuoto... Sì, vuoto... Ci sono pochi stand e quei pochi sono vuoti, alcuni hanno i prodotti in mostra ma nessuna persona a sorvegliare... Il tema è l'acqua ma di acqua non si percepisce nulla (se non l'odore tipico di Marghera che ricorda l'avvicinamento al mare). Purtroppo è una delle classiche cose che succedono in Italia: si sprecano soldi e non si valorizza quello che si crea, lasciandolo morire... peccato.



Ma passiamo al racconto: arrivati in uno dei pomeriggi più caldi dell'anno, siamo entrati da questo tunnel azzurro con un soffitto effetto acqua molto coinvolgente (forse la cosa più suggestiva dello stand).

Qui abbiamo pranzato con persone dello staff di Valbona e con lo chef Simone Rugiati.

Io, per un puro caso (giuro!) mi sono trovata seduta proprio difronte a lui.

Ammetto che ero partita con un piccolo pregiudizio su di lui, invece devo ricredermi: persona piacevole, simpatica, sanguigna e carismatica.

Ho scoperto che è un appassionato di pesca, di qualsiasi tipo.

Ho visto che è innamorato del suo lavoro, della cucina e del cibo.

Ho apprezzato il fatto che va a fare lui la spesa e ha i suoi negozi di fiducia, come ormai non siamo più abituati.

Ho sorriso al racconto di aneddoti televisivi vissuti.

Ma soprattutto l'ho amato quando l'ho visto prendere un pezzo di pane e fare la scarpetta nel piatto!

E' uno di noi!



Dopo aver gustato un buon pranzo a base di pesce, terminato purtroppo con un parfait alle mandorle troppo dolce, assistito al filmato a 360° sui fondali marini e una veloce carrellata di foto con Simone, abbiamo assistito allo showcooking di Rugiati con l'insalata Veneta.



Purtroppo per una parte di noi non è stato possibile assistervi fino alla fine, avevamo il treno del ritorno che ci aspettava.



In conclusione è stata una giornata piena di emozioni, calda e divertente!

Ho conosciuto delle foodblogger carinissime, delle persone simpatiche e uno chef esuberante!

Grazie a tutti! Di cuore!

mercoledì 22 luglio 2015

Poca voglia di cucinare?!

Qui a Padova le temperature sono veramente difficili in questo periodo.... superiamo i 40° al sole e l'umidità è un muro!
Così me ne sto chiusa in casa, con persiane abbassate, ventilatore o condizionatore in funzione e con voglia di accendere il forno o i fuochi a zero.
Ma ho voglia di cucinare, quella non passa mai! E' una malattia per me... hihihihi
E cosa ci inventiamo per combattere il caldo?
Ecco un paio di ricette salva temperatura, dove l'uso del "caldo" è limitato se non assente.

Iniziamo con un antipasto fresco fresco, perfetto anche da guastare con l'aperitivo!

INSALATA DI TONNO, MELE E TROPEA


Ingredienti
una mela Granny Smith
una carota
1/2 cipolla di tropea (o una intera se vi piace)
125 g di tonno sott'olio
succo di limone
maionese q.b.
sale e pepe 
olio extra vergine d'oliva
crostini

Procedimento
Lavate e togliete il torsolo dalla mela (non pelatela!), pulite la carote e la cipolla.
Tagliate a listarelle sottili e a fettine fine la mela e la verdura.
Mescolatele assieme, unite un paio di cucchiaini di succo di limone, aggiustate di sale e pepe, un filo d'olio e mescolate bene. Unite il tonno sgocciolato e la maionese e amalgamate bene.
Mettete in frigo a riposare per almeno mezz'ora, poi servite con crostini, oppure grissini, o fette di pane fresco.

Passiamo ora a contorni, che arricchiti un po' possono diventare un secondo fresco e interessante.


MELANZANE ALLA PIZZAIOLA



Ingredienti
Melanzane tonde
Sugo di pomodoro fresco
Grana a striscioline
Origano
Sale e pepe
Olio extra vergine d'oliva

Preparazione
Grigliate le melanzane, salate leggermente e mettete un filo d'olio sopra.
Mettete un cucchiaino di sugo di pomodoro, un po' di origano e del grana a scaglie.
Per renderlo un secondo interessante mettete sopra un po' di prosciutto cotto e magari dei filetti di pomodori secchi.


CHAMPIGNON IN INSALATA


Ingredienti
Funghi champignon freschi puliti e tagliati a fette
Grana a scaglie
Olio
Succo di limone
Pepe

Procedimento
Semplicemente mettete assieme gli ingredienti, regolandovi a piacere con le dosi di pepe e limone.
Unico consiglio: preparatela e mangiatela altrimenti i funghi si anneriscono e rilasciano l'acqua di vegetazione.
Potete unire anche dei dadini di formaggio stagionato diversi così, unito ad un buon pane fresco, diventa un secondo piatto estivo perfetto!

E come potevano mancare due dolcetti molto estivi e veloci?


PALLINE DI RICOTTA E CACAO



Ingredienti
1 ricottina fresca 
biscotti secchi (io amo i Tostada, ma anche gli Oro Saiwa vanno benissimo)
pizzico di cannella
cacao amaro in polvere

Procedimento
Riducete in briciole fini i biscotti, unite la ricotta e un pizzico di cannella (se piace). Mescolate bene.
Da questo composto ricavate delle palline e passatele nel cacao in polvere.
Mettete in frigo a riposare per almeno un'ora prima di gustarle.
E' una ricetta perfetta da fare con i bambini, per divertirsi pasticciando assieme!


PALLINE AL COCCO


Ingredienti
Farina di cocco grattugiato
Latte condensato
Scaglie di cioccolato bianco (se piace)
Noccioline tostate pelate oppure pistacchi pelati

Procedimento
Fare un impasto abbastanza denso con la farina di cocco e il latte condensato (se piace unire anche delle scaglie di cioccolato bianco).
Con la mani, formare delle palline, inserendo all'interno una nocciolina o un pistacchio.
Ripassarle nella farina di cocco e mettere in frigo per un'oretta a riposare.


ROSEGOTA FARCITA


Ingredienti
una rosegota (o brisolona)
250 g di mascarpone
1 lattina di ananas sciroppato (con il succo)
due cucchiai di zucchero semolato

Procedimento
Mescolate il mascarpone con lo zucchero.
Bagnate la rosegota con un po' di sciroppo dell'ananas, spalmare sopra il mascarpone e infine decorare con le fette di ananas.
Mettere in frigo per almeno un'ora prima di mangiarla.

P.S. la rosegota (o brisolona) è un dolce molto comune qui in Veneto: si tratta di un impasto molto simile alla frolla che si trova in qualsiasi supermercato.

E per finire un classico delle famiglie venete, ma con una variante interessante.


TIRAMISU' SENZA UOVA


Ingredienti
Biscotti campiello
Mascarpone
Latte condensato
Panna fresca
Caffè
Marsala Fine
Cacao amaro in polvere

Procedimento
Montate il mascarpone con il latte condensato fino ad ottenere il grado preferito di dolcezza, unite la panna precedentemente montata.
Procedere poi con il montaggio classico del dolce: biscotti, bagna con caffè e marsala, crema, biscotti, bagna, crema e così via fino a finire con la crema sopra. Cospargere con cacao amaro e mettere in frigorifero per almeno un paio d'ore.

Schiavi della tecnologia!

Sono tornata!!
E' incredibile come siamo legati alle tecnologia oggi come oggi, io per prima!
Sono stata un bel po' senza internet a casa (che nervoso!!!!) e così niente post, niente ricette e niente novità...
Ma finalmente eccomi qui!
Iniziamo con una bellissima notizia!
Una delle grandi novità di questo anno è pronta per partire: nuova location, nuovo paese, nuovi corsi!!!
Finalmente si lavora in una cucina professionale, messa gentilmente a disposizione della parrocchia di Ponte Di Brenta (PD)!
Fate girare la notizia e unitevi a noi per passare qualche ora in compagnia cucinando!

In questi ultimi tempi ho continuato a produrre! Ecco cosa ne è venuto fuori:

Torta al cioccolato per festeggiare la fine del secondo anno di asilo del mio diavoletto.

Pan di spagna senza glutine con diplomatica e frutta fresca con il primo compleanno di una principessa.

Pan di spagna con diplomatica e frutta fresca per il compleanno di due bellissime amichette.

New York cheesecake per festeggiare un 4 luglio in compagnia.

Pan di spagna al cacao farcito con marmellata di albicocche, bagnato con liquore all'arancia e coperto con ganache al cioccolato fondente per il compleanno di un grande amico.

Pan di spagna con diplomatica e frutta fresca per un'azienda che cresce in continuazione.

Pan di spagna con diplomatica e frutta fresca per un compleanno speciale.

venerdì 29 maggio 2015

Ancora torte... ma salate!

Alzi la mano chi non ha mai fatto una torta salata per salvare una cena dell'ultimo momento! Mmmm... come immaginavo non siete in molti!
Le torte salate sono un po' come le pizze: si possono farcire con quello che il frigo o la dispensa ci offre, si possono fare con paste diverse e con forme diverse e siamo sempre sicuri di fare un figurone!

Vi lascio allora un paio di idee scaturite dalla mia mente "malata" o trovate spulciando in internet.
Ahhh.. queste sono solo le prove riuscite bene, quelle per cui vale la pena prendere nota ;-)


TORTA SALATA RICCA
  

 
Capita che a volte si abbia in frigo con l'eco e la dispensa che chiama compagnia...
Ma a casa mia ci sono ingredienti che raramente mancano all'appello: cipolle, mozzarella, funghi, patate e uova.
E così è nata questa squisitezza!
Fondo di pasta sfoglia (ma si può usare anche una pasta briseè, più economica e veloce da fare) e ripieno con patate precedentemente lessate e tagliate a fette, cipolle leggermente caramellate in padella, funghi champignon freschi tagliati a fettine e passati un po' in padella, mozzarella e, per legare, un uovo stemperato con un paio di cucchiai di panna da cucina. Regolato di sale e pepe, un po' di prezzemolo che dona un bel colore e via in forno caldo a 180° finché non è bella rosolata.


FOCACCIA RIPIENA


Qui invece andiamo sulla pasta lievitata, la ricetta base (o quella che più vi piace per fare la pizza) con l'aggiunta di un paio di cucchiai di zucca passata in forno e ridotta in purea. Dopo la prima lievitazione di un paio d'ore, ho diviso il panetto in due pezzi uguali, ho steso il primo dentro una teglia, farcita con mozzarella, funghi e prosciutto cotto e coperto con il secondo pezzo steso della stessa dimensione.
Ho lasciato lievitare ancora per un'oretta e poi in forno caldo a 200°C finché non è risultata dorata e croccante.


QUICHE CON ZUCCHINE E CAROTE


Avevo delle zucchine e carote in frigo che non iniziavano ad avere una bella cera, così, prima dell'inevitabile, le ho tagliate a fettine sottile con la mandolina e passate in padella con un filo d'olio e sale.
Ho foderato una teglia a cerniera con carta forno e pasta briseè fatta in casa all'ultimo, riempito con le carote e zucchine raffreddate e cosparso il tutto con due uova sbattute con un po' di latte, sale e pepe.
In forno caldo a 180° per quasi un'ora... e buon appetito!


TORTA GIROTONDO


Questa volta in merito dell'idea non è mio ma del maestro Montersino.
Una base di pasta frolla, zucchine e carote tagliate a mano a filetti alti un cm e più fini possibile, messi in modo da formare dei cerchi alternati, bagnato con della besciamella arricchita di un uovo (e formaggio grana se piace) e passata in forno a 160° per un'oretta circa... è un po' lunga da fare ma il risultato è davvero assicurato!



TORTA BASSANINA


Infine una torta salata in onore delle origini di mio marito.
Pasta frolla home made con ripieno di: pan grattato sulla base, uova sode a fette e asparagi verdi pelati e cotti al vapore sistemati in modo concentrico, bagnati infine con una besciamella arricchita da formaggio grana e un uovo. Decorata con una rete di pasta sfoglia e del sesamo, cotta in forno caldo a 180° fino a quando non risulta bella dorata.



CROQUE MADAME RIVISITATO


Questa non è una vera e propria torta salata, ma vi assicuro che ha salvato molte cene dell'ultimo momento!
E' una rivisitazione semplice e veloce del croque madame: nella teglia dei muffin ho messo del pane da tramezzini (o pan carré) in modo da formare una specie di cocottina, dentro ho messo un po' di prosciutto cotto e rotto un uovo piccolo. Vi consiglio di mettere prima il tuorlo e poi l'albume così non rischierete che sia troppo e fuoriesca. Regolato di sale e pepe, un po' di prezzemolo se vi piace e una fetta di formaggio tipo sottiletta o una bella manciata di formaggio grattugiato a vostro piacere (un gruviera sarebbe perfetto, ma va bene quello che più vi piace o che avete a casa!)
Messo in forno a 180° fino a quando non inizierà a dorare.
Personalmente non amo l'uovo molle e lo cucino sempre un po' troppo... sarebbe perfetto se il tuorlo restasse leggermente molle al centro in modo da colare una volta che si taglia.



Direi che possono bastare no?
Una cosa noterete, non ci sono dosi delle ricette.
Non è una dimenticanza! Trovo inutile mettere le dosi per le torte salate, ognuno si regola in base ai propri gusti e alle dimensioni della torta che deve fare. Ovvio poi che si possono sostituire tutti gli ingredienti con altri, fatemi sapere cosa ne viene fuori così condividiamo un po' di idee pazze :D